Il Natale, senza alcun dubbio, è la festa religiosa più sentita e più importante dell’anno. Le città si vestono a festa con mille luci, in ogni casa ritornano gli addobbi natalizi, i regali e le lettere a Babbo Natale. Si crea un’atmosfera davvero magica. Ma il simbolo per eccellenza del Natale è proprio l’Albero di Natale, nella maggior parte delle case degli italiani ce n’è sarà uno. Normalmente si usa un abete, vero o finto che sia, addobbato.
La tradizione vuole che l’albero di Natale sia allestito l’8 dicembre, per la festa dell’Immacolata, per poi essere dismesso dopo il 6 gennaio, per l’Epifania. In alcune città si fa un’eccezione, ad esempio a Milano, viene acceso il 7 dicembre, in concomitanza con la festa di S.Ambrogio. A New York viene accesso il primo giorno di dicembre.
Viene scelto proprio l’8 dicembre perchè rappresenta il concepimento di Gesù e quindi questa data è legata alla vera tradizione Cristiana. In questo modo si attende la nascita di Gesù, il 25 dicembre. Inoltre viene scelto anche perchè, essendo un giorno festivo, la famiglia si può riunire e preparare insieme l’albero.
Chi, invece non segue la tradizione cristiana, lo prepara il 21 dicembre, il giorno del solstizio d’Inverno, in antichità, infatti, il Natale era una vera e propria festa pagana, nata con lo scopo di celebrare l’arrivo dell’inverno e il nuovo ciclo solare.
PERCHE’ SI FA L’ALBERO DI NATALE E PERCHE’ VIENE ADDOBBATO?
La tradizione dell’albero di Natale nasce nei paesi del Nord. Veniva allestito un abete e addobbato con noci, mele datteri e fiori di carta. Nello stesso tempo veniva fatto bruciare un ceppo che avrebbe predetto il futuro, le scintille rappresentavano i giorni lunghi, la cenere veniva sparsa nei campo come rito propiziatorio per un buon raccolto.
Oggi, le scintille emesse dal ceppo natalizio, si sono tramutate nelle luci con le quali addobbiamo l’albero di Natale. E le palle dell’Albero di Natale? Questo deriva da una storia, una leggenda legata proprio alla nascita di Gesù Bambino. Si narra, infatti, che a Betlemme ci fosse un artista veramente povero da essere impossibilitato ad offrire un dono a Gesù Bambino; non sapendo cosa fare, si recò a visitare il neonato e si invento un gioco con delle palle, come un vero e proprio giocoliere, divertendo il nascituro. Da questa leggenda, la tradizione di appendere le palle colorate, che rappresentano il simbolo delle risate di Gesù Bambino.
La leggenda narra che il primo vero albero di Natale sia nato a Tallin, in Estonia nel 1441, quando un gran abete fu portato nella piazza centrale del municipio. Anche Riga viene annoverata di essere una delle città ad aver allestito il primo albero di Natale. Nonostante queste notizie, la tradizione più diffusa vuole che l’albero abbia avuto origine nel 1570 in Germania, quando si iniziarono a decorare abeti con mele, noci, datteri e fiori di carta.
In Italia l’uso dell’albero di Natale arrivò alla fine dell’800, ormai si utilizzava in tutta Europa, presso le corti e nelle case nobili. La Regina Margherita, moglie di Umberto I di Savoia, ebbe l’idea di farne allestire uno al Quirinale, sede, appunto, della famiglia reale.
Bel presto quest’idea si diffuse in tutte le famiglie italiane e l’usanza dell’albero di Natale divenne irrinunciabile fino ai giorni nostri.